Angela, la protagonista del romanzo di Valeria Savatteri “A distanza di sicurezza”, ha un dono: quando entra in contatto fisico con un’altra persona, ad esempio stringendone la mano, come una scarica di energia, percepisce le emozioni e il futuro dell’altro. Un dono che assomiglia, a prima vista, più a una condanna: Angela assorbe infatti le emozioni senza un filtro, venendone completamente sommersa. Cosa le succede? E perché? Troverà la risposta alle sue domanda o dovrà sempre vivere con questo enorme segreto?
Un romanzo che fa riflettere sulla fragilità degli equilibri nella vita, sul sentirsi ed essere diversi, su quanto è difficile avere a che fare con le nostre emozioni e con quelle degli altri.
Entrare in contatto con gli altri e le loro emozioni è complesso. Se non abbiamo un’empatia ben allenata rischiamo di non percepirle nella giusta maniera: magari le tralasciamo, oppure al contrario le percepiamo in maniera troppo forte e intensa, tanto da esserne soverchiati. E, viceversa, è anche complesso mostrare le proprie debolezze e fragilità, così tendiamo a tenerle nascoste, al sicuro dagli Altri, per non essere giudicati strani o diversi. Si tratta di temi che universalmente appartengono all’essere umano e che qui vengono proposti con molta originalità.
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