Tra gli eventi più tragici e misteriosi del mondo letterario, abbiamo sicuramente la morte di Pier Paolo Pasolini.
Pier Paolo Pasolini, tra i maggiori intellettuali del Novecento italiano, scrittore, autore teatrale, e sceneggiatore, la notte del 2 novembre del 1975 venne brutalmente ucciso su una spiaggia di Ostia. L'autopsia rivelerà evidenti segni di percosse e il passaggio della sua stessa auto sopra al corpo.
Il cadavere venne ritrovato alle 6.30 del mattino.
Il cadavere venne ritrovato alle 6.30 del mattino.
Ad essere accusato sarà un ragazzo diciasettenne, Giuseppe Pelosi, detto Pino. La verità giudiziaria sostiene che Pasolini, omosessuale, avrebbe conosciuto Pino in un bar la sera stessa e lo avrebbe approcciato sessualmente. Al rifiuto di questo, Pasolini iniziò a percuotere il ragazzo con un bastone di legno. Tuttavia, Pino si impossessò del bastone e iniziò a colpirlo in risposta, fino a farlo stramazzare al suolo. Decise di finirlo passando con la macchina di Pasolini stesso sul corpo dell'intellettuale, più e più volte, per poi scappare con la macchina sulla quale venne fermato qualche ora più tardi.
Pelosi venne dichiarato colpevole e condannato. Oltre a questa, che, ripeto, è la verità giudiziaria a cui la maggior parte delle persone fanno riferimento, sono nate negli anni diverse teorie del complotto che, con le più disparate motivazioni, tendono a ricostruire la notte del 2 novembre in altro modo.
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